di Guido Laj
Il 30 giugno e il 7 luglio in Francia si voterà per il rinnovo della Camera dei deputati. Come è noto sono elezioni anticipate. Dopo il risultato delle elezioni europee con il Front National oltre il 30% dei consensi il Presidente Macron ha sciolto l’attuale Camera e indetto elezioni in tempi brevissimi. Oltretutto il 26 luglio a Parigi si terrà la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi che dureranno fino all’11 agosto.
La legge elettorale francese è un maggioritario di collegio a doppio turno. Con una particolarità. Per arrivare al secondo turno in ogni collegio è necessario superare al primo turno il 12,5% degli aventi diritto al voto e non dei voti validi. Circa il 18% dei votanti. Collegio per collegio.
Domenica 16 giugno sono state presentate le candidature. Ci sono tre schieramenti principali: il Front National di Marine Le Pen e alleati, il (nouveau) Front Populaire dei socialisti e alleati, il partito di Macron che si chiama Renaissance. I repubblicani (partito erede dei gaullisti e dell’ex presidente Sarkozy) sono spaccati: in parte si presenteranno da soli, in parte saranno alleati del Front National.
Sulla base dei sondaggi attuali è quindi possibile che in una parte dei collegi arrivino al secondo turno solo il Front National e il Front Populaire. In altri collegi potrebbe arrivarci anche il candidato di Macron ma probabilmente senza possibilità reali di battere la destra in solitudine. Il candidato premier del FN, Bardella, ha già detto che considera come reale avversario il Front Populaire e non il partito di Macron.
Giovedi 4 luglio, a poco più di 48 ore dal secondo turno nei collegi di Francia, si voterà per le elezioni politiche in Gran Bretagna e, stando ai sondaggi, dovrebbe vincere il Labour Party.
Per battere il partito della Le Pen nei collegi, una volta conosciuti i risultati del primo turno, lunedì 1° luglio i candidati di Macron arrivati terzi nei collegi si dovrebbero ritirare invitando a votare per il Front Populaire e viceversa dovrebbero fare i candidati del FP laddove arrivassero terzi dopo Macron. Io ho forti dubbi che questo avverrà. Probabilmente si andrà al secondo turno con il Front National, il Front Populaire e, in alcuni collegi, il Partito di Macron sostenuto da alcuni repubblicani.
Il rischio che il Front National al secondo turno arrivi primo nella maggioranza dei collegi è molto alto. Sicuramente c’è una parte di francesi disposto a fare blocco contro la Le Pen (in Francia si chiama disciplina repubblicana). Ma c’è anche una parte di francesi disposta a votare chiunque pur di battere Macron.
Si sente nell’aria l’odore della polvere della battaglia politica. Una cosa è certa: il futuro della Francia è nelle mani dei francesi. Oggi come poche altre volte nella Storia.

Vero. Quale che sia il risultato ci riguarderà molto più da vicino di quello che sembra.
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