con Stefano Ceccanti e Marianna Madia
lunedì 24 febbraio, ore 18:00, in modalità mista

Il Presidente del Consiglio dei Ministri (Meloni) ed il Ministro per le riforme istituzionali (Casellati) hanno presentato il 15 Novembre 2023 il disegno di legge n. 935 riguardante modifiche degli articoli 59, 88, 92 e 94 della Costituzione per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri ed il “rafforzamento della stabilità del Governo”.
Nella prima stesura, approvata dal Senato il 18 Giugno 2024, il testo prevede delle modifiche agli articoli 57, 59, 83, 88, 89, 92 e 94 della Costituzione.
La previsione più significativa riguarda l’elezione diretta del presidente del Consiglio, contemporanea a quella delle due Camere, prevista dall’art.5 del d.d.l.cost., che tuttavia rinvia alla legge ordinaria la disciplina del sistema elettorale delle Camere e del Presidente del Consiglio e prevede l’assegnazione di un premio su base nazionale che garantisca una maggioranza dei seggi in ciascuna delle Camere “alle liste e ai candidati collegati al Presidente del Consiglio nel rispetto del principio di rappresentatività e di tutela delle minoranze linguistiche”.
Caratterizza la riforma anche la previsione dell’art. 7 della possibilità che, ove venga meno il Presidente del Consiglio eletto, il Presidente della Repubblica conferisca l’incarico di formare il Governo, per una sola volta nel corso della legislatura, a un parlamentare eletto in collegamento con il Presidente del Consiglio.
Diversi sono i rilievi che potrebbero esseri rivolti a questa disciplina, ad esempio che essa prevede una sorta di democrazia di investitura non coerente con il principio fondamentale dell’art. 1, per il quale la sovranità popolare va esercitata, appunto, dal popolo e non può essere delegata ad altri.
Parimenti non è chiarita la natura del collegamento tra il Presidente del Consiglio eletto e la sua maggioranza e, a ultimo, appaiono evidentemente limitate le prerogative del Presidente della Repubblica.
L’iter della riforma prevede, in ogni caso, il passaggio alla Camera e, verosimilmente, il referendum confermativo, atteso che per una approvazione in Parlamento, trattandosi di riforma Costituzionale, necessità di essere approvata con la maggioranza dei 2/3.
Quali sono le criticità, le prospettive, quale approccio deve avere l’opposizione, in particolare il Partito Democratico, in sede di discussione.
Lunedì 24 febbraio, ore 18:00, in modalità mista al Circolo, in via Scarlatti 9a, e su zoom al link
https://us02web.zoom.us/j/87644543832?pwd=bwFJtnLXkyEpqZFAylDlQ9MnvoicXI.1
ID riunione: 876 4454 3832
Codice d’accesso: 523255

Cercheremo di capirne di più con:
– Prof. Stefano Ceccanti, Ordinario di Diritto Pubblico presso l’Università di Roma, La Sapienza e già deputato e Senatore del Partito Democratico nella XVI e XVIII Legislatura
– Marianna Madia – Deputata del Partito Democratico
Vi aspettiamo