di Giorgio Bonifazi Razzanti
La storia attribuisce a Newton la legge di gravitazione universale, quella studiata a scuola per cui due corpi si attraggono con una forza tanto maggiore quanto più grande è il prodotto delle loro masse e quanto minore è la loro distanza. Va da sé che se la differenza tra le masse dei due corpi è molto grande, sarà quella più piccola a “cadere” verso quella più grande, vedi la storia della mela. Quello che però Newton non aveva proprio capito era la natura di questa forza e lo scrisse onestamente augurando a qualche lettore di riuscirci in futuro. Un passo avanti su questa strada arriva 150 dopo. Grazie all’osservazione di Faraday e alle equazioni di Maxwell nasce il concetto di campo elettromagnetico, quello che, attraverso delle linee di forza nello spazio, attrae e genera corrente. Che c’entra con la gravitazione universale? Ancora niente. Ma servirà poi ad Einstein che partendo da qui troverà la risposta al quesito di Newton. Si chiama teoria della relatività generale e spiega in modo spettacoloso i campi gravitazionali che consentono ai pianeti di girare intorno al sole, alla luna di girare intorno alla terra e all’universo intero di muoversi seguendo la stessa legge.
Come si vede c’è voluto un bel po’ per capire cos’è e come funziona il campo gravitazionale che mette in relazione i corpi nello spazio. E non c’è bisogno di essere degli scienziati per capire che un campo del genere non si fa a tavolino decidendo quanto debba essere largo, chi ne può far parte e discutendo su come stare insieme. Il campo si crea in modo naturale quando c’è un corpo grande abbastanza da farne entrare altri più piccoli nella sua orbita o addirittura da fonderli con la sua massa se troppo piccoli e troppo vicini. È così che funziona.
Un Partito Democratico interessato a un proprio campo, largo o giusto che sia, dovrebbe lavorare prima e bene sulla sua massa, la sua identità, affinché sia forte e riconosciuta da tutti, il resto poi verrà da sé. Il contrario non funziona, è una questione di fisica. Com’è che questo logico processo ancora non è stato capito?
Ah, volendo poi l’insegnamento cosmologico non finisce lì perché, attenzione, se il corpo che ha creato il campo gravitazionale diventa troppo grande si può trasformare in un buco nero. Un luogo oscuro dove tutto precipita e viene inghiottito, nulla esce, neanche la luce. In politica si chiama totalitarismo, più semplicemente dittatura. Ma per fortuna questa è una storia che (al momento) non riguarda il nostro Paese.
